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    • Il Valsugana Rugby Padova ha in convenzione con il Comune di Padova la gestione degli impianti sportivi di Altichiero, attualmente costituiti da due campi da rugby regolamentari e un campo di minori dimensioni, tutti in manto erboso e tutti illuminati.

      Le infrastrutture che servono i campi da gioco si sviluppano lungo due edifici e comprendono otto spogliatoi, cinque magazzini, una palestra attrezzata, un ambulatorio medico, due segreterie, un ufficio, una sala riunioni, un’ampia club house con bar e cucina, una grill area esterna. Gli impianti restano aperti tutto l’anno e, durante la stagione sportiva, sono utilizzati sette giorni su sette, grazie all’impegno dei nostri volontari, che ne garantiscono il funzionamento e la manutenzione.

      Vi si accede da via Querini, che conduce a un comodo parcheggio illuminato, riservato al rugby e incluso nell’area di nostra esclusiva pertinenza.

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Intervista alle Valsugirls tornate da mosca

Ad una settimana dal rientro delle rappresentative italiane che hanno giocato il  27 e 28 luglio l’Europeo di Beach Rugby, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con alcuni dei protagonisti della squadra femminile.

Tra le atlete a vestire di azzurro c’erano infatti tre Valsugirls: Elena Vitadello, Beatrice Veronese e Silvia Folli, guidate dall’allenatore Nicola Bezzati e coordinate da Roberta Giraudo. Tornano con la medaglia d’argento conquistata al Beach Sports Center Dynamo nella capitale russa, dopo aver perso in finale 2-1 contro le padrone di casa Russe.

Parla Elena Vitadello, ala delle Valsugirls dalla grande esperienza e velocità dell’Europeo di Beach Rugby come di un un’esperienza nuova per lei:

È stato tanto bello quanto intenso. Fisicamente, infatti, non sono abituata a giocare sulla sabbia e mentalmente mi sono dovuta abituare velocemente a nuove regole, a nuovi spazi e campi. Avere Bez come allenatore mi ha aiutato in questo mondo nuovo perché so come agisce ed è stato più facile adattarmi. È stato bellissimo avere avuto la possibilità di giocare e di conoscere con ragazze nuove o con ragazze con cui ho giocato contro tutto l’anno.  Si è creato un bellissimo gruppo tra le squadre maschile e femminile, e questo affiatamento ha avuto i suoi in campo.
Era infatti propio Nicola Bezzati, l’allenatore delle Valsugirls, a guidare la squadra in terra russa, svolgendo un lavoro egregio a quanto detto dalle ragazze: “Abbiamo lavorato seriamente, curando tutti i dettagli e faticando molto durante le sessioni di allenamento e fitness per arrivare preparate al nostro obiettivo. Purtroppo non è andata come speravamo, ma siamo consapevoli di aver dato il massimo.  Un grazie particolare a Nicola (Bez) che nonostante fosse alla prima esperienza ci ha guidato e trainato come solo un vero allenatore riesce a fare; penso che buona parte del risultato sia merito suo.” Continua infatti Silvia Folli, atleta fondamentale della squadra femminile del Valsugana.

È della stessa opinione infatti l’allenatore Nicola Bezzati, che commenta così l’esperienza: “Torno molto convito da questa esperienza di questo Europeo a Mosca, provare altre situazioni diverse dallo standard abituale del rugby a 15 ti porta ad aprire la mente, sia a livello sportivo che nella conoscenza di altri staff e altre atlete. Sono personalmente soddisfatto del lavoro fatto, anche se è costata molta fatica psicofisica. Ringrazio tutto lo staff, da Zeno Zanadrea a Roberta Giraudo per la possibilità che mi è stata data per la gestione del raduno a carole e a Mosca. Sono stato ricambiato di grande affetto e professionalità da parte di tutto il gruppo, e il secondo posto è un risultato molto soddisfacente a livello sportivo.”
Ad accompagnare le ragazze a Mosca era presente Roberta Giraudo, allenatrice del settore giovanile femminile delle Valsugana, che dichiara: “Torno da questo europeo piena di entusiasmo. Le ragazze sono state fantastiche sia nell’atteggiamento che nella serietà durante gli allenamenti a Caorle e anche nelle partite. Devo fare i complimenti a nicola perchè è riuscito ad entrare nel gruppo con il suo carisma e le sue capacità tecniche di alto livello. Le ragazze si sono sentite molto più sicure e seguite e questo ha fatto la differenza. Questo europeo ci ha dato molto a livello emotivo e si sono creati dei legami tra tecnici, ragazze e ragazzi molto forti!
Alla fine di quest’avventura, è evidente come la complicità all’interno della squadra sia stata fondamentale. Unione che Beatrice Veronese, flanker delle Valsugirls commenta così: “È stata una bella esperienza, diversa da quello a cui siamo abituate a vivere nel campionato a 15. È servito molto cambiare e uscire dai nostri ruoli per fare un salto in più. Confrontarsi con altre squadre a altre realtà,  l’organizzazione e il gruppo hanno reso questa esperienza incredibile sia a livello umano che a livello rugbistico.

Il primo aggettivo che mi viene in mente è fantastico. “ continua Silvia Folli Un’esperienza unica con un gruppo bellissimo, mi sono sentita a casa come se fossimo una grande famiglia, si sono creati dei legami molto forti non solo tra noi ragazze ma anche tra i membri dello staff.Vorrei sottolineare che nonostante io non conoscessi molto le mie compagne di squadra e non avessimo mai giocato insieme a beach, il gruppo è stato il punto forte di questa avventura. Nessuna si sentiva meglio delle altre, non c’era rivalità tra di noi, tutte eravamo sullo stesso piano e ognuna ha messo in campo la propria qualità migliore, creando così un gruppo coeso e la possibilità di fidarsi reciprocamente.Quindi concluderei con un grazie enorme a tutte le persone che hanno partecipato e reso possibile questa esperienza.

 
 
 
Foto  @Roberta Giraudo

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