[vc_row][vc_column][vc_column_text el_class=”valsuart”]Matteo Minozzi nasce a Padova 20 anni fa. Passione per il gioco del rugby che nasce nella sua famiglia con il papà Umberto, giocatore del Petrarca rugby, e cresce e matura con il Valsugana Rugby Padova fino ai diciotto anni con il passaggio all’Accademia Federale.
Il successo di quest’anno con il Calvisano e la contemporanea convocazione con la nazionale maggiore hanno suscitato grande entusiasmo all’interno del Valsugana, in una stagione sportiva che ha visto le squadre del Valsu raggiungere risultati di assoluto prestigio, come il First XV maschile raggiungere le semifinali playoff, le Valsugirls vincere per il terzo anno consecutivo lo scudetto, ed i più piccoli raggiungere tutte le finali di categoria all’ex trofeo Topolino
Buongiorno Matteo, innanzitutto complimenti a te e a tutta la squadra del Calvisano per la vittoria e la conquista del titolo di Campioni d’ Italia. Volevamo ripercorrere con te le tappe salienti della tua carriera sportiva. Quando hai cominciato a giocare a rugby?
Ciao e grazie dei complimenti, ho cominciato a giocare all’età di sei anni al Valsu!
Fino a quando sei rimasto con il Valsugana?
Fino all’under 18 (17 anni) finche’, ho potuto.
Il passaggio in Accademia Federale di Parma prima di arrivare a Calvisano. Soddisfatto della scelta del club bresciano per la tua crescita e carriera sportiva?
Si molto soddisfatto specialmente quest’ anno
Quando hai esordito in Nazionale?
Ho esordito a 16 anni, quindi in under 17 con allenatore Massimo Brunello, la partita era Inghilterra-Italia
E l’anno prossimo con le Zebre. Un sogno esordire nel rugby d’elite?
Si un sogno che si avvera, anche se non so se sarò all’ altezza. Si riparte da zero con il massimo dell’impegno e poi vedremo
In due anni hai raggiunto tanti traguardi. Quanto sacrificio, impegno, costanza?
Sacrificio direi mai, per me è un piacere e un divertimento allenarmi e giocare, impegno credo il giusto, costanza direi molta e da sempre, fin da piccolino
Un esempio sportivo che hai sempre seguito nella tua passione?
Ho sempre ammirato Jonah Lomu; ricorderò sempre la sua meta al mondiale 95 contro gli inglesi. Poi tra i miei esempi non possono mancare Carlos Spencer e Quade Cooper
Qual è oggi Il tuo rapporto con il Valsugana Rugby Padova?
E’ sicuramente la mia seconda casa, e quando posso torno a trovare i miei vecchi compagni e amici, e poi quest’anno ho fatto un grande tifo per la prima squadra… peccato, mi sarebbe piaciuto vedere il Valsu in eccellenza, ci riproviamo, dai…
Dalla tua esperienza quale consiglio dare ai ragazzi che giocano al Valsugana Rugby Padova e che si dedicano a questo gioco con il sogno, un giorno, di poterti emulare?
Prima cosa è fondamentale divertirsi, alla fine è solo un gioco, e poi non mollare mai anche se arrivano delle delusioni, crederci sempre.
Grazie Matteo, la sensazione piacevole è quella di avere parlato con un piccolo gigante che in appena due anni ha raggiunto traguardi incredibili, con tutto il Valsugana Rugby Padova, che ti augura un futuro pieno di successi sportivi, orgoglioso, grazie al tuo esempio, del lavoro che da anni svolge per la crescita di nuovi giocatori.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]