IL PROGETTO
Per il triennio 2015-2018 il Valsugana Rugby Padova ha approntato un nuovo progetto di sviluppo, che si inserisce sulla scia di quello precedente, recependone i risultati ottenuti e la filosofia che lo ispirava, con la ferma intenzione di proseguire il cammino di crescita intrapreso da tempo.
Al centro del nuovo progetto restano sempre gli atleti, cui si riferisce la vision del club, fondata sulla definizione di un percorso in grado di contribuire significativamente alla loro formazione sportiva e morale.
Gli elementi più qualificanti del progetto generale sono tre, e si riferiscono rispettivamente a questi ambiti: organizzazione interna e infrastrutture; programma tecnico; programma educativo.
ORGANIZZAZIONE E INFRASTRUTTURE
Intendiamo offrire a tutti i nostri tesserati le condizioni migliori per vivere l’esperienza sportiva secondo criteri di sicurezza, soddisfazione e divertimento. Ciò comporta particolare attenzione su due fattori chiave.
Ottimizzare l’organigramma societario, per garantire una gestione sempre più efficiente e professionale delle attività, senza tradire la radicata tradizione di volontariato del nostro club. Ampliare ulteriormente le infrastrutture, per adeguarci a una richiesta di rugby in continua crescita da anni, al punto da rendere ormai improrogabile la realizzazione di nuovi lavori di potenziamento dei nostri impianti.
PROGRAMMA EDUCATIVO
Da anni il Valsugana opera al di fuori dei propri impianti, principalmente per la diffusione del rugby a livello scolastico e appoggiando iniziative benefiche.
Ora il club intende migliorare il proprio contributo a favore della comunità, muovendosi in due direzioni, nell’ambito del progetto «Fare meta fuori dal campo», che consta di due programmi paralleli.
Il primo riguarda la partecipazione obbligatoria dei nostri atleti juniores e seniores ad attività promosse da associazioni di volontariato. In questo modo i ragazzi e le ragazze del Valsu non solo offriranno un aiuto concreto a queste organizzazioni, ma potranno maturare esperienze importanti per la loro educazione civile e morale, vivendo anche fuori dal campo un concetto basilare del rugby: il sostegno.
Il secondo programma riguarda l’introduzione di un referente scolastico all’interno del club, di alcune regole e di un progetto di sostegno allo studio, per aiutare gli atleti juniores a proseguire con regolarità il proprio percorso scolastico, in collaborazione con le loro famiglie, ma senza precludere l’impegno sportivo.